Il prosciutto cotto, un classico intramontabile della gastronomia italiana, continua a conquistare i palati di milioni di consumatori. La sua popolarità è in costante ascesa, come dimostrano i recenti dati Istat che evidenziano una crescita significativa sia in volume che in valore. Ma quali sono i migliori prosciutti cotti sul mercato italiano? Gambero Rosso ha condotto un’approfondita analisi per guidare i consumatori attraverso l’ampia offerta disponibile.
Il boom del prosciutto cotto: numeri e tendenze
Il 2023 ha visto una produzione record di prosciutto cotto in Italia, raggiungendo le 292.800 tonnellate. Questo rappresenta un incremento dell’1% in volume e un impressionante +7,7% in valore, per un totale di 2.280 milioni di euro. La domanda interna rimane solida, ma è il mercato estero a mostrare una crescita particolarmente promettente, con un aumento del 6,1% in quantità e del 12,2% in fatturato.
Le ragioni del successo
Il prosciutto cotto deve la sua popolarità a diversi fattori:
- Sapore delicato
- Versatilità in cucina
- Facilità di consumo
- Elevata digeribilità
Questi elementi lo rendono un alimento apprezzato sia come protagonista di un pasto che come ingrediente in numerose ricette.
La classificazione del prosciutto cotto
Mara Nocilla di Gambero Rosso spiega che la normativa italiana classifica il prosciutto cotto in tre categorie principali:
- Prosciutto cotto standard
- Prosciutto cotto scelto
- Prosciutto cotto di alta qualità
Questa classificazione aiuta i consumatori a orientarsi tra le diverse opzioni disponibili sul mercato.
La degustazione di Gambero Rosso
Per aiutare i consumatori a fare scelte informate, Gambero Rosso ha condotto una degustazione blind di 60 campioni, suddivisi in:
- 22 prosciutti cotti premium
- 38 prodotti della GDO in vaschetta
Un panel di esperti assaggiatori ha valutato i prosciutti in base a criteri rigorosi:
- Aspetto visivo
- Profilo olfattivo
- Gusto
- Profilo aromatico
- Struttura
I migliori prosciutti cotti artigianali
La top 5 dei prosciutti cotti premium
- Cotto ’60 di Branchi: Si conferma campione indiscusso, mantenendo il primato dal 2011.
- Nustràn di Italprosciutti: Prodotto con carni lombarde, si distingue per l’attenzione alla genetica suina e al territorio.
- L’Antonio di I Cottinforno: Un omaggio al fondatore dell’azienda parmigiana, specializzata in prosciutti cotti dal 1986.
- San Giovanni di Capitelli: Pioniere dei “cotti fuori stampo”, segue una ricetta centenaria.
- I Friulani Prestige di Vida: Il fiore all’occhiello dell’azienda udinese, con oltre 50 anni di esperienza.
I migliori prosciutti cotti in vaschetta
La classifica della GDO
- Gran Biscotto di Rovagnati: Un’icona dal 1980, riconoscibile per la sua marchiatura a fuoco.
- Prosciutto cotto Alta Qualità di Coop: Prodotto dall’Agricola Tre Valli, rappresenta l’eccellenza della linea La Filiera.
- Prosciutto cotto Alta Qualità di Esselunga: Realizzato da Giuseppe Citterio, si distingue tra i salumi a marchio proprio.
- Dal Salumiere di Lidl: Il Nostrano, un “alta qualità” prodotto da Gardani, spicca nella linea di affettati.
- Il Prelibato di Villani: Frutto di un mese di lavorazione secondo un antico metodo di salagione.
Menzioni speciali e nicchie di mercato
Cotto arrosto e affumicato
Gambero Rosso ha dedicato una mini classifica agli amanti di queste varianti, riconoscendo l’importanza di queste preparazioni nella tradizione italiana.
Cotti & Terroir
Una categoria gourmet in rapida ascesa è quella dei prosciutti cotti realizzati con suini di antiche razze italiane. Tra questi spiccano:
- Il prosciutto di Zivieri Massimo: Prodotto in filiera chiusa e con disponibilità limitata.
- NERAMORA di Negrini: Realizzato con suino rustico autoctono romagnolo.
Questi prodotti rappresentano una nicchia di altissima qualità, apprezzata dagli intenditori più esigenti.
Conclusioni
La ricerca di Gambero Rosso mette in luce l’eccellenza del prosciutto cotto italiano, sia nella produzione artigianale che in quella industriale. La crescita del settore dimostra che i consumatori sono sempre più attenti alla qualità e alla provenienza di ciò che mangiano.
L’industria del prosciutto cotto si conferma un pilastro dell’agroalimentare italiano, capace di coniugare tradizione e innovazione. Con una produzione che spazia dai grandi marchi alle piccole realtà artigianali, il settore offre una gamma di prodotti in grado di soddisfare ogni palato e esigenza.
La sfida per il futuro sarà mantenere alti gli standard qualitativi, continuando a innovare e a rispondere alle crescenti richieste di sostenibilità e benessere animale da parte dei consumatori.