Idratazione e ciclo mestruale: come l’acqua aiuta le donne

29 Marzo 2022
5 minuti di lettura

La corretta idratazione rappresenta un valido alleato per la salute di ognuno di noi.

Per le donne assume un ruolo ancora più centrale in alcuni periodi e passaggi della vita durante i quali il rischio di disidratazione è maggiore, come la gravidanza, l’allattamento, ma anche il ciclo mestruale.

In quei giorni specifici entrano in campo molteplici fattori che possono causare questo effetto, è quindi consigliato aumentare l’apporto di acqua per evitare di incorrere in potenziali problematiche.

Quando una donna ha il ciclo, il grado di concentrazione di estrogeni e progesterone è più basso del normale e il corpo è più propenso a trattenere liquidi, provocando gonfiore e ritenzione idrica su glutei, cosce e fianchi.

Tale meccanismo porta anche a un incremento del peso corporeo che, a partire da dieci giorni prima dell’arrivo delle mestruazioni, può aumentare anche del 4%a causa proprio dei liquidi.

Questo eccesso è più marcato nella fase così detta progestinica (da giorno 15 al 28 di un ciclo medio di 28 giorni, durante la quale il corpo produce l’ormone del progesterone) poiché il sistema linfatico non riesce a drenare la massa accumulata. Una corretta idratazione è, quindi, fondamentale perché facilita il drenaggio, smaltendo il gonfiore.

“Per ridurre la ritenzione idrica e per non incorrere nello stato di disidratazione è consigliato, nella vita di tutti i giorni, ma soprattutto durante il ciclo, aumentare la quantità di acqua mediamente mineralizzata opportunamente scelta che si assume per favorire il drenaggio dei liquidi corporei. Durante il periodo mestruale è consigliabile, pertanto, bere acque ad alto contenuto di bicarbonati e calcio che permettono una equilibrata eliminazione dei liquidi senza scompensare il bilancio corporeo dei minerali. Si consiglia anche di implementare nella dieta quotidiana cibi ricchi di fibre ad alto contenuto di acqua, evitare il consumo eccessivo di sale e consumare meno carboidrati.”

– spiega il Professor Umberto Solimene dell’Università degli Studi di Milano ed esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino.

L’azione dell’acqua, inoltre, contribuisce ad alleviare gli eventuali dolori che caratterizzano questa fase, quali, ad esempio, mal di testa, affaticamento, nausea, dolore al seno, crampi addominali; ma anche mal di schiena, stitichezza e sonnolenza.

Sono diversi gli studi che sostengono la tesi secondo cui bere troppo poco può renderci più sensibili a diversi tipi di dolore, come ad esempio quelli da ciclo.

Quando un soggetto è fortemente disidratato ha una percezione il 40% più forte del dolore. Gli effetti negativi sull’organismo sono stati riscontrati già con una lieve disidratazione, che porta a un aumento del 20% della sensibilità.

Quando l’organismo è ben idratato, il sistema di termoregolazione è più efficiente, il che permette, attraverso la stimolazione del sistema nervoso simpatico e l’aumento della produzione di endorfine, di produrre un effetto analgesico alleviando e mitigando i sintomi mestruali come, ad esempio, l’emicrania.

La corretta idratazione rappresenta un valido alleato per la salute di ognuno di noi.

Per le donne assume un ruolo ancora più centrale in alcuni periodi e passaggi della vita durante i quali il rischio di disidratazione è maggiore, come la gravidanza, l’allattamento, ma anche il ciclo mestruale.

In quei giorni specifici entrano in campo molteplici fattori che possono causare questo effetto, è quindi consigliato aumentare l’apporto di acqua per evitare di incorrere in potenziali problematiche.

Quando una donna ha il ciclo, il grado di concentrazione di estrogeni e progesterone è più basso del normale e il corpo è più propenso a trattenere liquidi, provocando gonfiore e ritenzione idrica su glutei, cosce e fianchi.

Tale meccanismo porta anche a un incremento del peso corporeo che, a partire da dieci giorni prima dell’arrivo delle mestruazioni, può aumentare anche del 4%a causa proprio dei liquidi.

Questo eccesso è più marcato nella fase così detta progestinica (da giorno 15 al 28 di un ciclo medio di 28 giorni, durante la quale il corpo produce l’ormone del progesterone) poiché il sistema linfatico non riesce a drenare la massa accumulata. Una corretta idratazione è, quindi, fondamentale perché facilita il drenaggio, smaltendo il gonfiore.

“Per ridurre la ritenzione idrica e per non incorrere nello stato di disidratazione è consigliato, nella vita di tutti i giorni, ma soprattutto durante il ciclo, aumentare la quantità di acqua mediamente mineralizzata opportunamente scelta che si assume per favorire il drenaggio dei liquidi corporei. Durante il periodo mestruale è consigliabile, pertanto, bere acque ad alto contenuto di bicarbonati e calcio che permettono una equilibrata eliminazione dei liquidi senza scompensare il bilancio corporeo dei minerali. Si consiglia anche di implementare nella dieta quotidiana cibi ricchi di fibre ad alto contenuto di acqua, evitare il consumo eccessivo di sale e consumare meno carboidrati.”

– spiega il Professor Umberto Solimene dell’Università degli Studi di Milano ed esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino.

L’azione dell’acqua, inoltre, contribuisce ad alleviare gli eventuali dolori che caratterizzano questa fase, quali, ad esempio, mal di testa, affaticamento, nausea, dolore al seno, crampi addominali; ma anche mal di schiena, stitichezza e sonnolenza.

Sono diversi gli studi che sostengono la tesi secondo cui bere troppo poco può renderci più sensibili a diversi tipi di dolore, come ad esempio quelli da ciclo.

Quando un soggetto è fortemente disidratato ha una percezione il 40% più forte del dolore. Gli effetti negativi sull’organismo sono stati riscontrati già con una lieve disidratazione, che porta a un aumento del 20% della sensibilità.

Quando l’organismo è ben idratato, il sistema di termoregolazione è più efficiente, il che permette, attraverso la stimolazione del sistema nervoso simpatico e l’aumento della produzione di endorfine, di produrre un effetto analgesico alleviando e mitigando i sintomi mestruali come, ad esempio, l’emicrania.

La corretta idratazione rappresenta un valido alleato per la salute di ognuno di noi.

Per le donne assume un ruolo ancora più centrale in alcuni periodi e passaggi della vita durante i quali il rischio di disidratazione è maggiore, come la gravidanza, l’allattamento, ma anche il ciclo mestruale.

In quei giorni specifici entrano in campo molteplici fattori che possono causare questo effetto, è quindi consigliato aumentare l’apporto di acqua per evitare di incorrere in potenziali problematiche.

Quando una donna ha il ciclo, il grado di concentrazione di estrogeni e progesterone è più basso del normale e il corpo è più propenso a trattenere liquidi, provocando gonfiore e ritenzione idrica su glutei, cosce e fianchi.

Tale meccanismo porta anche a un incremento del peso corporeo che, a partire da dieci giorni prima dell’arrivo delle mestruazioni, può aumentare anche del 4%a causa proprio dei liquidi.

Questo eccesso è più marcato nella fase così detta progestinica (da giorno 15 al 28 di un ciclo medio di 28 giorni, durante la quale il corpo produce l’ormone del progesterone) poiché il sistema linfatico non riesce a drenare la massa accumulata. Una corretta idratazione è, quindi, fondamentale perché facilita il drenaggio, smaltendo il gonfiore.

“Per ridurre la ritenzione idrica e per non incorrere nello stato di disidratazione è consigliato, nella vita di tutti i giorni, ma soprattutto durante il ciclo, aumentare la quantità di acqua mediamente mineralizzata opportunamente scelta che si assume per favorire il drenaggio dei liquidi corporei. Durante il periodo mestruale è consigliabile, pertanto, bere acque ad alto contenuto di bicarbonati e calcio che permettono una equilibrata eliminazione dei liquidi senza scompensare il bilancio corporeo dei minerali. Si consiglia anche di implementare nella dieta quotidiana cibi ricchi di fibre ad alto contenuto di acqua, evitare il consumo eccessivo di sale e consumare meno carboidrati.”

– spiega il Professor Umberto Solimene dell’Università degli Studi di Milano ed esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino.

L’azione dell’acqua, inoltre, contribuisce ad alleviare gli eventuali dolori che caratterizzano questa fase, quali, ad esempio, mal di testa, affaticamento, nausea, dolore al seno, crampi addominali; ma anche mal di schiena, stitichezza e sonnolenza.

Sono diversi gli studi che sostengono la tesi secondo cui bere troppo poco può renderci più sensibili a diversi tipi di dolore, come ad esempio quelli da ciclo.

Quando un soggetto è fortemente disidratato ha una percezione il 40% più forte del dolore. Gli effetti negativi sull’organismo sono stati riscontrati già con una lieve disidratazione, che porta a un aumento del 20% della sensibilità.

Quando l’organismo è ben idratato, il sistema di termoregolazione è più efficiente, il che permette, attraverso la stimolazione del sistema nervoso simpatico e l’aumento della produzione di endorfine, di produrre un effetto analgesico alleviando e mitigando i sintomi mestruali come, ad esempio, l’emicrania.

Ultime News

Cibeviamo

Su di noi

Cibeviamo.it è un sito dedicato a tutto quello che concerne il mondo del cibo e delle bevande. Con curiosità, approfondimenti, novità

Ultimi di Blog

Torta di Ricotta

Ricetta: Torta di Ricotta

La torta di ricotta è un dolce tradizionale semplice e squisito, amato in tutta Italia e particolarmente apprezzato per la sua freschezza e versatilità. Che sia per una colazione nutriente, una merenda
Frutta di Stagione da Gustare a Marzo

Frutta di Stagione da Gustare a Marzo

Marzo segna il passaggio dall’inverno alla primavera, portando con sé un cambiamento nel clima e nei prodotti disponibili sul mercato. Mangiare frutta di stagione non solo garantisce sapori più intensi, ma è
asparagi

Verdure di stagione da gustare a marzo

Il mese di marzo segna l’inizio della primavera, un periodo dell’anno in cui la natura si risveglia e si prepara a offrire una varietà di frutti e verdure fresche e nutrienti. Mangiare

Da non perdere